Non tutto ciò che conta può essere contato

Misurare tutto non significa capire tutto. E capire tutto non significa ancora saper scegliere bene.

In un’epoca in cui ogni decisione viene tradotta in un numero, potremmo essere portati a credere che tutto ciò che conta si possa misurare.
Ma è davvero così?
O abbiamo, lungo la strada, smarrito qualcosa di essenziale?

In un importante articolo per la HBR, Rebecca Hinds ci ricorda una verità troppo spesso dimenticata: la misurazione non è mai neutra. Ogni metrica riflette una visione del mondo, un sistema valoriale, una cultura organizzativa. E proprio per questo, ogni metrica mal scelta può produrre danni profondi. Silenziosi. Irreversibili.

Oggi molte imprese misurano ciò che è facile, non ciò che è importante. Calcolano il tasso di apertura delle newsletter, ma non la fiducia che suscitano. Contano i minuti spesi in una call, ma non la qualità delle decisioni che ne derivano. Premiano chi arriva primo, anche se ha preso la strada sbagliata.

Ecco perché, in Metis, crediamo che serva una nuova stagione del pensiero strategico.
Una stagione in cui le metriche non siano semplici indicatori, ma strumenti guida. Non torri di controllo lontane dalla realtà, ma specchi limpidi capaci di riflettere ciò che realmente muove persone e organizzazioni.

Serve una mappa. Una mappa vera.
Una mappa che connetta visione e concretezza, intuizione e metodo.
E questa mappa è l’ossatura viva della Balanced Scorecard.

Perché oggi chiedersi “che cosa misuriamo?” significa in realtà domandarsi chi vogliamo diventare?”

Misurare non è solo controllare.
È definire il perimetro del possibile.
È decidere cosa resta fuori e cosa invece merita attenzione, risorse, azione.

Per questo, la nuova frontiera della consulenza strategica non è solo tecnica: è culturale.
Le imprese hanno bisogno di riscoprire il senso profondo dei numeri. Di costruire indicatori che siano non solo performativi, ma anche identitari, generativi, eticamente sostenibili.

Come scrive Hinds, le aziende più lungimiranti stanno ridefinendo il concetto stesso di KPI: non più strumenti per guardare indietro, ma leve per generare consapevolezza, motivazione, direzione.

Ecco allora che la metrica diventa cultura.
Diventa racconto.
Diventa scelta strategica consapevole.

In Metis, trasformiamo i numeri in orizzonti.
Traduciamo la strategia in azioni.

E costruiamo, insieme agli imprenditori, sistemi che non si limitano a misurare: ispirano, prevedono, guidano.
Perché oggi, più che mai, misurare bene non è un atto tecnico.
È un atto di visione.
È un atto di responsabilità.
È un atto strategico.

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Nicola Parrinello

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